La terza tappa della stagione 2021 del TCR DSG Europe si avvicina. Nel weekend del 18-19 settembre, i piloti e i team della serie endurance saranno impegnati a Grobnik (Croazia), per poi disputare il round del Mugello e il gran finale a Vallelunga.
Gabriele Giorgi, pilota del team NOS, durante la pausa estiva ha ottenuto l’ok dei medici per ritornare in azione dopo un infortunio che gli ha impedito di affiancare Cosimo Barberini nelle prime due gare stagionali. Il pilota toscano, campione 2020 del TCR DSG della Coppa Italia Turismo, ha riflettuto sull’inizio del campionato e sulle prospettive per il fine settimana su suolo croato.

-Gabriele, finalmente ritorni in azione nel TCR DSG Europe dopo un infortunio. Come ti senti e come ti stai preparando per il ritorno in pista?

Sì, per fortuna dopo tre mesi di riposo forzato rientro nel campionato. Purtroppo mi sono rotto tre costole in un punto molto delicato e in macchina sono molto sollecitate, quindi c'era il rischio di peggiorare la situazione. Ho ricominciato ad allenarmi dalla fine di agosto sia in palestra che da solo in bici. La voglia di tornare a indossare il casco è moltissima, anche se è  dall'anno scorso  che non mi alleno in macchina. Spero innanzitutto  di terminare la gara senza intoppi e poi di tirar fuori il massimo dalla macchina  per me, per il mio compagno, per i miei sponsor e chiaramente per tutto il team.

-Abbiamo visto in azione Carlotta Fedeli e Alex Campani al fianco di Cosimo Barberini nelle prime due tappe. Per Nos non sono state semplicissime, ma quali sono le prospettive per Grobnik?
Le prospettive sono di cercare di fare risultato e portare la macchina alla bandiera a scacchi, magari con un bel podio. Sarebbe un risultato importantissimo per il morale di tutti noi. Il mio team e il mio compagno sono stati molto sfortunati nelle precedenti gare e spero di dare il mio contributo per ottenere il miglior piazzamento possibile, anche se non sarà facile visto il livello dei piloti presenti.

-Hai già corso sul tracciato croato o hai avuto modo di provarlo al simulatore?
Purtroppo il tracciato per me è completamente nuovo. Ho la fortuna di collaborare con Pura Simulazione, che mi ha fornito il materiale per allenarmi nel miglior modo in maniera virtuale cercando di memorizzare soprattutto le curve, anche se sappiamo tutti che la realtà è  ben altro, soprattutto in condizioni avverse.

-Che impressione ti sei fatto del campionato dopo le prime due tappe?
Il campionato  è  di altissimo livello vedendo i piloti e i team che partecipano. Spero di vedere nuovi iscritti a questa competizione, in modo da aumentare ancora di più lo spettacolo in pista.

-Infine una curiosità: cosa c’è dietro il nome “Katrina” che hai dato alla tua vettura?
Nella mia storia di pilota ho sempre dato un nome ad ogni macchina con cui ho corso, la considero un essere vivente a tutti gli effetti  Quando sei lì dentro a 50 gradi contro altri leoni inferociti sei solo tu e lei e devi saperla ascoltare. In poche parole ci devi parlare e ci dobbiamo fare coraggio a vicenda. Il nome Katrina è venuto fuori dopo la mia prima vittoria sotto l'acqua nella passata stagione. Assieme ai miei amici volevamo trovare qualcosa di femminile e allo stesso tempo travolgente come appunto l'Uragano Katrina, che è stato uno degli uragani più devastanti della nostra storia e quindi the Hurricane is back!